1. In India si fa l’amore con le luci spente mentre in Italia dipende dalla bolletta: sotto i 60€ la luce accesa va bene, sopra i 90 si spegne tutto. Tra i 60 e i 90 si accende e si spegne: da qui nasce la luce stromboscopica, scusate stroboscopica.
2. In India si fa l’amore in silenzio perché tutta la parentela vive praticamente nella stessa casa mentre in Italia si può far rumore, al massimo c’è nonna, che non ci sente. Ogni tanto dice “Che è questo rumore? “Niente nonna, sono le zanzare” “Ma che…..a febbraio ce stanno le zanzare?” “Sì sono quelle emigrate, si confondono con le stagioni!”
3. In India quando devono spiegare come nascono i bambini, gli dicono che li hanno pescati nelle acque sacre del Gange. In Italia invece ci sono 2 soluzioni: nella maggior parte dei casi ti ha portato la cicogna, se invece sei vegano ti hanno trovato sotto a un cavolo.
4. In India hanno scritto il kamasutra che ha 64 posizioni diverse. In Italia invece ci sono solo 3 posizioni: infrasettimanale: lui sopra, lei sotto. Feriale: lei sopra, lui sotto, durante le festività lui con un’altra, lei con un altro.
5. In india quando una coppia si sposa, la sposa va a vivere a casa di lui, prendendo le abitudini della famiglia che la ospita. In Italia, non è solo la sposa ma anche la madre va a vivere a casa di lui, e quando arriva, gli cambia subito il colore delle tende.
6. In India tempo fa esisteva un’usanza in cui un indiano musulmano tornava a casa e diceva “Talaq, talaq, talaq” che vuol dire divorzio,divorzio, divorzio e non esisteva più il matrimonio. Anche in Italia esisteva una cosa del genere, ma un giorno una moglie risponde con “alimenti, alimenti, alimenti” e da lì si è annullata la formula del divorzio!
7. In India durante la cerimonia nuziale si fanno 7 giri intorno al fuoco per concludere il rito. In Italia per vedere il rito matrimoniale, si fanno 7 giri intorno a San pietro per trovare parcheggio.
8. In India quando fai un matrimonio, dura una settimana, poi continuano: feste, canti, balli. Anche in Italia dura una settimana, poi continuano: avvocato, notaio, ordinanza restrittiva.
9. In India il matrimonio 6 volte su 10 va male e non è colpa di nessuno dei due sposi perché viene combinato da altri: genitori, parenti o amici. In Italia 9 volte su 10 va male e il pasticcio è self-made.
10. Alla fine quello che conta, sia in India che in Italia è l’amore, l’amore che trionfa sempre e dovunque mentre la suocera non la sopporta nessuno.